mercoledì 28 gennaio 2015

RICETTE: Latte di soia

Nel prossimo post spiegherò perché non bevo il latte animale... Intanto, condivido con Voi la ricetta per il "latte" di soia. Se provate a fare questo "latte", Vi renderete conto di quanto sia diverso rispetto a quelli che si trovano in commercio. Diciamo che il "latte" di soia fatto in casa ha il sapore di... soia (!), mentre quello comprato è spesso aromatizzato (nella migliore delle ipotesi con la vaniglia) e zuccherato. In alcuni negozi bio si può trovare il latte di soia dal sapore più naturale.


La preparazione del "latte" di soia richiede un po' di tempo, ma come "effetto collaterale" possiamo fare un gustoso e saziante sformato di soia, quindi prendiamo due piccioni con una fava.

INGREDIENTI:
  • 400 g di soia secca
  • 3 litri d'acqua + acqua per ammollo
  • 2/3 cucchiai di malto, sciroppo d'agave o altro dolcificante naturale

PREPARAZIONE: 

Metto in ammollo la soia per tutta la notte. Il giorno dopo scolo l'acqua e sciacquo la soia un paio di volte. Divido la soia in due parti e frullo ogni parte con 2 bicchieri d'acqua nel robot da cucina (tritatutto o frullatore). In una pentola grande faccio bollire 2 litri d'acqua. Quando bolle, verso la soia frullata e giro con un cucchiaio di legno finché non comincia a bollire di nuovo. Ci sarà molta schiuma, ma tranquilli, è normale. Spengo il fuoco, aspetto 5-10 minuti per far sparire la schiuma e poi faccio bollire per altri 5 minuti. A questo punto bisogna filtrare il latte, la cosa migliore è dividerlo nuovamente in più parti. Infine, aggiungo 2/3 cucchiai di malto d'orzo (o altro dolcificante naturale) e verso il latte nelle bottiglie di vetro. Il colore marroncino del mio latte di soia è dovuto appunto al malto che ha un colore scuro. Se usate lo sciroppo di agave o di riso, il latte avrà un colore più chiaro.

La (tanta) soia frullata che rimane è molto utile. Possiamo usarla per preparare le polpette, il paté, gli "hamburger"... Io ho fatto un velocissimo gateau con pomodorini secchi e olive. A breve pubblicherò la ricetta.



martedì 20 gennaio 2015

SALUTE: Prevenire è meglio che curare

Siamo ciò che mangiamo, lo sappiamo... e nonostante questo quanta attenzione diamo al cibo? Quanto tempo impieghiamo per scegliere un prodotto al supermercato, per leggere l'etichetta? Se il cibo diventa noi, perché non ci importa cosa c'è in quello che mangiamo?
Facendo un ragionamento logico, se sono ciò che mangio, allora probabilmente anche i miei problemi di salute sono dovuti all'alimentazione, la mia forma fisica o la sua mancanza dipende dalle mie abitudini alimentari. Quindi posso scegliere tra salute e malattia, tra essere magra o grassa, avere vitalità e energia o sentirmi scarica... (Certo, non parliamo di persone con patologie innate o malattie genetiche.) Davvero tantissime cose dipendono dall'alimentazione quotidiana.

Credo che non ci sia bisogno di convincere nessuno che la sana alimentazione è la base della prevenzione di varie patologie. Ma nel caso ce ne fosse bisogno, riporto le raccomandazioni di WCRF (World Cancer Research Fund - Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro) e AICR (American Institute for Cancer Research - Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro). 


Ecco le raccomandazioni del WCRF in italiano. Si tratta di raccomandazioni generiche che approfondiremo nei post successivi.


Potete trovare maggiori dettagli e il Report completo sul sito del WCRF. Cominciamo ad applicare da subito questi suggerimenti senza aspettare che la salute ci cada dal cielo. Come si dice "aiutati che il ciel ti aiuta" :-)

venerdì 9 gennaio 2015

ALIMENTAZIONE: 7 parole chiave della sana alimentazione

Da qualche mese ci siamo appassionati all'argomento della sana alimentazione, abbiamo seguito il corso "Alimentazione energetica" del dott. Pezzulla, visto dei video del prof. Berrino e del prof. Veronesi e letto un po' di articoli. Abbiamo parlato con molte persone che come noi hanno cominciato a prendere coscienza dell'influsso che ciò che mangiamo ha sul nostro corpo e sulla nostra mente. Abbiamo sperimentato su di noi il modello alimentare basato sui cibi di origine vegetale e ne abbiamo tratto enormi benefici che condivideremo con Voi nei prossimi post. Il nostro studio continua, ma vorremmo condividere con Voi le nostre prime conclusioni.

Vogliamo riassumere in 7 parole chiave il modello alimentare che seguiamo:
  1. Vegetale
  2. Integrale
  3. Stagionale 
  4. Locale
  5. Genuino
  6. Occasionale
  7. Buonsenso
Ci sarebbe tanto da dire su questi argomenti, ma per il momento vogliamo solo darVi l'idea del modello alimentare che adottiamo.
Principalmente possiamo dividere i cibi in alimenti di origine animale e alimenti di origine vegetale. Per quanto ne sappia l'unico alimento che non rientra in queste due categorie e il sale che è un minerale allo stato puro, se così si può dire. Ormai sempre più esperti consigliano di consumare soprattutto cibi di origine vegetale. Non ci limitiamo più a "mangiare tanta frutta e verdura", ma basiamo la nostra alimentazione sui cibi vegetali: verdure, legumi, cereali, semi, oli vegetali, frutta. Questo non vuol dire che dobbiamo necessariamente diventare vegani o vegetariani, ma che nella quotidianità è meglio scegliere i cibi vegetali e ridurre i cibi di origine animale. Più approfondisco l'argomento dell'alimentazione, più scopro quanti benefici inaspettati hanno verdure, legumi e erbe che spesso sottovalutiamo. E poi cucinare usando gli ingredienti vegetali è molto stimolante!
Tra raffinato e integrale, scegliamo l'integrale! Perché? Innanzitutto in questo modo mangiamo cibi più vicini alla natura, meno lavorati, meno alterati e già questo è un grande vantaggio. Inoltre assumiamo fibre senza doverle comprare a parte. E poi c'è il discorso dell'indice glicemico: i cibi integrali hanno un rilascio glicemico più lento, quindi ci danno più energia per più tempo e non provocano gli sbalzi glicemici. La pasta integrale, il riso integrale e i cereali non raffinati si trovano ormai in ogni supermercato e nei negozi bio c'è ancora più scelta. Rispetto ai nostri nonni abbiamo il vantaggio di avere più scelta, oltre a pasta, riso e prodotti da forno, c'è orzo, farro, avena, segale, couscous, bulgur, quinoa, amaranto, miglio e tanti altri.
Partiamo dal presupposto che la natura sa meglio che cosa e quando dobbiamo mangiare, quindi non facciamo i furbi! Mangiare le zucchine a gennaio e le fragole a novembre non ci fa sicuramente bene. Per andare contro la natura e la stagione, quanti concimi o altre schifezze bisogna usare? Limitiamoci a consumare i cibi di stagione, in ogni mese ce ne sono davvero tanti. Invece di usare tutto l'anno zucchine, melanzane, peperoni e pomodori, riscopriamo l'enorme varietà di verdure che abbiamo a disposizione.
Escludiamo o almeno evitiamo i cibi industriali. Come dicevo nel post sui supermercati, se leggiamo le etichette di vari prodotti, scopriamo che quasi in tutti c'è qualche "schifezza". Visto che non ho una laurea in chimica e non sono in grado di distinguere quello che fa male da quello che fa meno male, preferisco evitare cibi industriali. Se proprio devo comprare qualcosa al supermercato, applico la "regola della bisnonna" (ved. post di cui sopra). Scegliamo invece i cibi semplici, genuini, riscopriamo i piccoli agricoltori, i fruttivendoli "dal produttore al consumatore". Ci vuole un po' di sforzo in più, ma ne va della nostra salute!
Già che ci siamo e scegliamo i prodotti genuini, cerchiamoli anche vicino casa! In questo modo possiamo comprare alimenti più freschi, che non sono stati portati in giro per tutta l'Italia (l'Europa o mondo...). Quando possibile, compriamo i prodotti locali e riduciamo cibi importati. Anche in questo caso, pensiamo alla bisnonna...
Questa è la mia parola preferita :-) Occasionalmente possiamo mangiare tutto. Non dobbiamo rinunciare del tutto a pasta bianca, carne, uova o dolci... Quando è festa, si festeggia! Quando si va a cena con gli amici, si mangia, invece di prendere l'insalatina scondita. Se mangiamo bene tutti i giorni, possiamo permetterci occasionalmente anche una bomba al cioccolato... anche perché conosco una pasticceria che fa delle bombe al cioccolato bianco che sono la fine del mondo :-). Basta che sia davvero un evento occasionale.

Evitiamo gli integralismi, non fanno bene a nessuno, tanto meno alla vita sociale. Troviamo un equilibrio giusto tra il nostro modello alimentare e gli "sfizi". Seguiamo la regola del buon senso nella scelta dei prodotti e delle quantità. Non ha senso pesare sempre tutto, contare le calorie... Guardiamo la nostra alimentazione in modo più ampio, non è che si mangia solo per dimagrire o per ingrassare (sembra l'unica preoccupazione di molte persone). Un approccio equilibrato e ragionevole verso l'alimentazione fa parte della sana alimentazione. 

lunedì 22 dicembre 2014

ALIMENTAZIONE: Anche al supermercato si può trovare del cibo

Un po' di tempo fa ho trovato su Youtube il video tratto da "Report", in cui prof. Franco Berrino spiega che cosa comprare e che cosa evitare al supermercato. Ad un certo punto il prof. Berrino dice: "Anche al supermercato possiamo trovare del cibo"... La prima reazione è: Ma come "anche"?! Ma se noi andiamo al supermercato proprio per compare il cibo!? Allora che cos'è che compriamo? Questa frase mi ha fatto molto riflettere...


Pensiamoci bene: che tipo di prodotti troviamo al supermercato? Che cosa troviamo tra le offerte, nei volantini che in qualche modo riescono sempre ad arrivare a casa nostra? Biscotti, merende, cibi in scatola, latte a lunga conservazione, affettati e formaggi, bibite zuccherate o alcoliche, patatine, carne confezionata (vari spinacini, hamburger, wurstel ecc.), qualche triste insalata in busta... ah, e anche pasta, riso e farine ovviamente raffinati... 

Tutti questi prodotti possono senz'altro saziarci, ma possiamo davvero definirli "cibo"? Che valore nutrizionale hanno le merendine? Quali vitamine possono fornirci le sottilette? Quali minerali troviamo nei wurstel? E soprattutto che cosa contengono veramente i cibi confezionati? Che cosa si nasconde dietro "coloranti naturali" o "aromi naturali"? Che cosa sono gli svariati "E..."? E che cosa c'è nei wurstel che contengono 40% di carne?  FACCIAMOCI DELLE DOMANDE!

Una volta ho letto su greenme.it un articolo su alcuni additivi di origine animale (molto naturali) e ho scoperto che esiste perfino un colorante (naturale!) ricavato dalla cocciniglia! Sì, sì, intendo proprio quel simpatico insetto bianco che cerchiamo di allontanare dagli agrumi e altre piante. Magari lo troviamo nello yogurt alla frutta o nelle caramelle per bambini! E c'è sicuramente di peggio... Per questo la cosa più importante è LEGGERE SEMPRE LE ETICHETTE. 

Quando compriamo un maglione prima controlliamo quanta lana o acrilico contiene, giusto? Dobbiamo fare la stessa cosa con il cibo! Perché dedichiamo tanto tempo e attenzione per scegliere un vestito, invece quando siamo al supermercato buttiamo nel carrello la prima cosa che capita senza sapere che cosa mangeremo?

Seguiamo il consiglio del prof. Berrino:


Image courtesy of SOMMAI at FreeDigitalPhotos.net

Già che ci siamo facciamo anche un'altra riflessione sui prodotti confezionati. I nostri supermercati sono pieni di prodotti diversi, di diversi marchi e prezzi, quindi ci immaginiamo che comprando un "prodotto di marca" paghiamo di più, perché riceviamo qualcosa di più, giusto? Beh, temo che non sia proprio così. O anzi, sì, riceviamo di più, più pubblicità, più simpatici spot con attori famosi, più confezioni con bei disegni... Forse non è proprio quel "di più" che intendevamo... Rendiamoci conto che spesso il prodotto di marca e non di marca viene prodotto nella stessa fabbrica, con gli stessi ingredienti, quindi di diverso c'è solo il marchio. 

Appunto, il marchio... I marchi avranno anche dei nomi diversi, ma in fondo c'è una decina di aziende che gestiscono il mercato alimentare. Una decina di multinazionali che decidono che cosa compriamo e mangiamo tutti i giorni... Su questo argomento anche La Repubblica ha pubblicato un articolo proprio la settimana scorsa.

In conclusione, dobbiamo decidere noi che cosa e dove comprare. Non permettiamo che sia la pubblicità o l'offerta al supermercato a decidere che cosa mangiamo.

lunedì 15 dicembre 2014

RICETTE VEGAN: Crostata di mele

Per me il concetto di un dolce vegano non è tanto "fare a gara" per usare ingredienti veg e bio ecc., ma piuttosto il tentativo di fare un dolce che non fa male (o che fa meno male possibile) e che magari ha anche un valore nutrizionale, cioè fornisce delle vitamine, minerali, fibre ecc. Per questo in questa ricetta ho usato la frutta secca (mandorle), i cereali  (fiocchi di avena e grano saraceno), la frutta fresca (mele) e per dolcificare lo zucchero grezzo di canna. Inoltre, per insaporire ho aggiunto la scorza di limone non trattato e la cannella in polvere. La pasta brisée in questa versione è piaciuta molto.

E' il primo dolce vegano che ho ideato e non sono riuscita a fare a meno della margarina, ho comprato quella non idrogenata (non è proprio il massimo)... la prossima volta provo con l'olio. Infatti, per i regali di Natale (faccio cesti di alimenti sani e prodotti bio) ho comprato tra l'altro l'olio alimentare di nocciole che dovrebbe andare benissimo per i dolci di questo tipo.

INGREDIENTI

Per la pasta brisée:
  • 100 g di mandorle tritate
  • 100 g di farina di grano saraceno / farina integrale
  • 50 g di fiocchi d'avena
  • 1 cucchiaio di zucchero grezzo di canna
  • 80 g di margarina non idrogenata (o l'olio)
  • acqua q.b.
 Per il ripieno:
  • 6 mele... almeno 6 :-)
  • 2 cucchiai zucchero grezzo di canna (dipende dall'acidità delle mele)
  • cannella in polvere
  • 1 limone bio
  • mandorle a fette

 
PROCEDIMENTO

Tritare insieme le mandorle, i fiocchi d'avena, la farina e lo zucchero di canna. Le mandorle e i fiocchi dovrebbero essere sminuzzati, ma non c'è bisogno di ridurli in polvere. Aggiungere la margarina (o l'olio) e l'acqua. Formare una palla e mettere in frigo per 10-15 minuti. Ungere la teglia con qualche goccia d'olio e spolverare con la farina, stendere la pasta e infornare a 180°C per 15 minuti.

Tagliare le mele a fette o a pezzi e cuocere in padella con lo zucchero di canna. Aggiungere la cannella, la scorza di limone grattugiata e qualche goccia di succo di limone. Versare il ripieno di mele sulla pasta precotta e infornare la crostata per altri 15 minuti. Ca. 5 minuti prima di sfornare decorare la crostata con le mandorle a fette e terminare la cottura.

Ho anche fatto una versione di questa crostata con mele e pere, Ve la consiglio.

sabato 13 dicembre 2014

Ciao!

Tramite questo blog vorremmo condividere con Voi le nostre riflessioni sull'alimentazione, ecologia e in genere uno stile di vita il più possibile naturale ed eco-sostenibile. Ci siamo interessati a questi argomenti grazie ad una nuova attività che abbiamo iniziato, alle persone fantastiche che abbiamo conosciuto e soprattutto grazie ad un modello alimentare (non dieta!) che abbiamo conosciuto e che adottiamo da qualche mese.
Image courtesy of Suwit Ritjaroon at FreeDigitalPhotos.net
All'inizio della nostra vita insieme (e della mia vita in Italia) ci siamo fatti prendere la mano dall'entusiasmo, anche per la cucina italiana e i suoi piatti tradizionali, non proprio leggeri e dietetici. Questa passione, sommata alla vita sedentaria da impiegati e pendolari, ci ha portato a dover affrontare alcuni disagi e piccoli problemi di salute. Dopo il periodo di "eccessi culinari" è arrivato il periodo di diete: petto di pollo alla griglia, zucchine a vapore, pesce in bianco, qualche piatto di pasta o di riso banale e non particolarmente saporito. Poco sale, poco zucchero, poco olio, poco formaggio, poche spezie... e ancora meno gusto... Vi dice qualcosa?

Per fortuna qualche mese fa abbiamo conosciuto un modello alimentare, una vera e propria filosofia di vita, che ci ha fatto cambiare prospettiva. Abbiamo capito che non c'è bisogno di fare diete, contare calorie, pesare alimenti... Abbiamo imparato a riconoscere il valore nutrizionale dei cibi e il loro effetto sull'organismo e a comporre dei piatti semplici, naturali e gustosi. Abbiamo capito che il nostro stile di vita, tipo di alimentazione, la forma fisica sono frutto delle nostre scelte e se non ne siamo soddisfatti, possiamo scegliere qualcos'altro. Non dico che è facile, ma si può fare!

Vi invitiamo a seguirci in questo viaggio e a condividere con noi le Vostre esperienze e riflessioni. 

Zuzanna e Luigi